Supports Pédagogiques Classe de Terminale

NOTION "ESPACE ET ECHANGES"
Présentation de Emma Houplain TS1

Lo spazio è un luogo che può essere geografico, culturale o ancora virtuale. Uno scambio è il fatto di dare e di ricevere in ritorno. Così, gli scambi sono legati agli spazi. Infatti, uno scambio si fa necessariamente in uno spazio.
Studieremo in particolare i flussi di persone. Difatti l’Italia è sempre stata, e lo è tutt’oggi , caratterizzata da flussi di emigrazione e di immigrazione.

- In che modo (e perchè) l’Italia, da paese di emigrazione è diventata  paese di immigrazione ?

 Prima analizzeremo le caratteristiche dell'emigrazione.
Si comincia a parlare di emigrazione dopo la formazione dell’Unità d’Italia, cioè dal 1870.
Durante questo periodo, le agitazioni politiche, la miseria, le condizioni di vita fanno sì che l'emigrazione è la soluzione che molti italiani scelgono.
La maggior parte degli italiani del sud preferiva emigrare negli Stati Uniti. Sono quasi 4 milioni di italiani che partono per gli Stati Uniti fra il 1880 e il 1915. Scelgono gli Stati Uniti perché sono un paese nuovo ed attrattivo. E soprattutto perché questo paese ha bisogno di manodopera.
Dopo 12 giorni di viaggio con la nave, in cattive condizioni, gli italiani arrivano a Ellis Island.
Sono sottoposti a esami da parte delle autorità sanitarie. Dall’esito dipendeva la possibilità di mettere piede sul suolo americano. Il test medico e il test di psico-attitudine e di conoscenza sono descritti nel film di Emanuele Crialese, «Nuovo mondo» e nell’estratto del libro « La Merica ».
Quelli che sono accettati sul suolo americano, si riuniscono nelle città industriali e più particolarmente in un quartiere di New York, Little Italy dove rispettano le regioni di provenienza. Gli emigranti lavorano nelle industrie o nelle miniere. Questi lavori sono umili, faticosi e pericolosi.
Nel dopoguerra, l’Italia conosce un  boom economico, grazie anche agli aiuti del piano Marshall, si sviluppa e diventa sempre più ricca. Così, l’Italia comincia ad attirare delle persone del mondo intero.
 Infatti, l’Italia diventa progressivamente un paese di accoglienza per numerosi profughi (Iugoslavia, Albania…) e per i lavoratori delle vecchie colonie italiane.
Dagli anni 1990, l'Italia deve fare fronte all'arrivo, via mare, di migliaia di clandestini. L’isola di Lampedusa diventa une zona di transizione per l’immigrazione clandestina.

Gli immigrati che sono accolti, sono impiegati nel settore delle costruzioni, dell'agricoltura o dell'industria.
Ma, purtroppo ci sono molti immigranti che sono sfruttati dalle imprese italiane. Infatti, degli imprenditori italiani approfittano della situazione precaria di certi profughi per sfruttarli. Fabrizio Gatti ha denunciato questi sfruttamenti nel suo libro « Viaggiare, lavorare, morire da clandestini ».
Alla luce delle stime Istat, nel 2015, l’Italia contava 5 milioni di stranieri residenti, che rappresentano l’8,3% della popolazione totale.
Per concludere, gli italiani, nella prima parte del XX° secolo, hanno portato con loro un poco di cultura del loro paese e la loro volontà di riuscire su una terra nuova. Poi, l’Italia è diventata un paese ospitante.
Oggi, l’Italia incontra un nuovo problema, più particolarmente, una nuova forma di emigrazione. Infatti, subisce la cosiddetta fuga dei  « cervelli ».







Il cibo immaginario. Barilla e la famiglia, ieri come oggi


Donne e lavoro, un figlio o la carriera

                                                                                                     

                                                                            
Espace et échanges. Partie I. Emigrazione

 


Espace et échnages. Partie II. Immigrazione oggi



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